Ecco l’articolo de “Il Giornale di Scicli”
Oltre due ore di dibattito sul PRG e la sua Variante, ieri sera al “Brancati”, durante la Tavola Rotonda organizzata da gruppi e istituzioni locali (Confeserfidi, GdS, Prospettive Iblee, GdS). Spunti interessanti sul piano della concretezza nei vari interventi dei relatori e dei cittadini, e degli impegni che l’Amministrazione comunale intende prendere e realizzare nel corso del 2018. E’ stata l’Ass. Pitrolo a comunicare che sarà un “Piano in House”, realizzato cioè dall’Ufficio Tecnico Comunale, ma è ovvio che si dovranno dare incarichi esterni: per lo studio geologico e per altre documentazioni indispensabili nell’iter burocratico che si va ad iniziare. Perciò l’A.C. si farà carico di prevedere in Bilancio le somme necessarie. E’ insomma intenzione della Giunta attivare le varie procedure. Oltretutto le linee guida sono già state approvate dal Comune nel 2015.
Le tante visioni per la Scicli dei prossimi decenni sono venute da tutti i relatori, Paolo Nifosì, Giuseppe Savarino, Carmelo Galesi, dalla stessa Viviana Pitrolo. Intanto tutti concordi che bisogna partire da quello che è il Piano Portoghesi e quindi pianificare e riqualificare tutte quelle previsioni, urbane ed extra urbane, che non sono state attuate. Bene la salvaguardia della città storica, si tratta adesso di intervenire in vista di obiettivi e disegni urbani ulteriori che riqualifichino ad esempio l’area di San Bartolomeo, che completino la fruizione della collina di San Matteo, che si metta mano alla viabilità e a tutta una serie di progetti che valorizzino ancora di più la città storica (Sant’Antonino, Croce e Altobello) con una particolare attenzione all’area cosidetta delle “Coste di Donnarianu”. E a proposito di viabilità si è indicata qualche alternativa alla troppa presenza di auto in circolazione: riprendere un vecchio progetto per una circonvallazione ad est della cinta muraria (Salvo Dimaria), che metta in diretto contatto le due Cave (S. Maria La Nova- S. Bartolomeo, anche con un tunnel), parcheggi a ridosso della cinta muraria, ma anche ZTL in diverse arterie del Centro. Bartolo Mililli ha chiesto se non si ritenga utile una pianificazione “step by step”, cioè pensare ad un Piano per le borgate, che oltretutto si deve riprendere poiché nell’ultimo Portoghesi venne stralciato; un Piano per le terre e il paesaggio agricolo; un altro per il centro storico. Lo stesso Mililli si soffermava anche sul fatto che un PRG nuovo deve determinare scelte per creare lavoro, per far vivere bene i cittadini, deve dare impulso all’imprenditorialità locale o che arriva dall’esterno. L’Ass. Pitrolo ha comunicato che per il Centro c’è già in corso uno Studio da parte dell’Università di Palermo e bisogna anche rivedere la funzionalità o meno del cosiddetto “spostamento di cubature”.
La città che si sviluppa verso il mare è certamente la costante da tenere presente nella redazione della Variante; non ci sarà tanto da costruire, c’è invece da completare con le aree verdi, le strutture pubbliche e i servizi nei nuovi quartieri residenziali e poi rimettere ordine e riqualificare tutta la “costa marina”, ovvero quei nuclei stagionali che possono e devono ritrovare una nuova dimensione urbana sul piano del turismo ma anche della vivibilità e dei servizi (strade, parcheggi, impianti).
Sul PRG, i gruppi che hanno promosso la discussione hanno fissato per l’11 e il 31 maggio altri due appuntamenti: l’11 si parlerà di “PRG e il Centro storico”, il 31 “PRG, la fascia costiera e il paesaggio naturalistico”. Gli incontri sempre al “Brancati”. (Foto di Giovanna Autieri).